Il male non può uccidere il desiderio puro della vita e della bellezza, così femminile nel suo sapersi prendere cura di tutto, nel suo saper trovare posto per tutto.
"23 luglio (1942), giovedì sera, le nove
Le mie rose rosse e gialle si sono completamente schiuse.
Mentre ero là, in quell'inferno, hanno continuato silenziosamente a fiorire. Molti mi dicono: come puoi pensare ancora ai fiori, di questi tempi.
Ieri sera, dopo quella lunga camminata nella pioggia, e con quella vescica sotto il piede, sono ancora andata a cercare un carretto che vendesse fiori e così sono arrivata a casa con un gran mazzo di rose.
Ed eccole lì, reali quanto tutta la miseria vissuta in un intero giorno.
Nella mia vita c'è posto per tante cose.
E ho così tanto posto, mio Dio".
"23 luglio (1942), giovedì sera, le nove
Le mie rose rosse e gialle si sono completamente schiuse.
Mentre ero là, in quell'inferno, hanno continuato silenziosamente a fiorire. Molti mi dicono: come puoi pensare ancora ai fiori, di questi tempi.
Ieri sera, dopo quella lunga camminata nella pioggia, e con quella vescica sotto il piede, sono ancora andata a cercare un carretto che vendesse fiori e così sono arrivata a casa con un gran mazzo di rose.
Ed eccole lì, reali quanto tutta la miseria vissuta in un intero giorno.
Nella mia vita c'è posto per tante cose.
E ho così tanto posto, mio Dio".