Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

CELEBRARE

"La sorgente" di Gustave Courbet  CELEBRARE In un pomeriggio tiepido ho lasciato una piccola impronta su un prato a scriver poesie basterà brezza lieve a ricomporla entro sera Ma io avrei voluto sdraiarmi nuda in quel prato danzare nuda dentro le zolle fangose della terra immergermi nuda dentro le acque del mare o almeno essere verde come un cipresso scomposto Poi ho incontrato due donne russe che portavan la spesa 13 marzo 2014 "Il parco" di Gustav Klimt "Ma il nostro corpo parla un linguaggio universale. Porta in giro un'umile sapienza, un sentire profondo, un'arte terapeutica, un gusto dell'altro, un desiderio contagioso, un'apertura fiduciosa, un'intimità resiliente". Da Cristiana Santambrogio, "Lectio del mattino".

HO UNA FAME INSAZIABILE

Ho una fame insaziabile Vorrei nutrirmi solo di odorosa resina e fiori bianchi dal profumo di miele e avere dentro le narici solo il verde dei pini Com'è tenace la quercia a salvare la terra dal male ogni inverno Vorrei il tiepido sole e l'accetta che ha tagliato di netto i tronchi morti lungo il sentiero e squarciare le reti per sdraiarmi nuda in mezzo ai prati 13 marzo 2014 "Natura morta con dolci" di Josefa de Obidos " La fame condivisa si muta in pane. Pane parlato. Messo in tavola, tirato fuori da tasche, sacche, riserve. Dissepolto, risvegliato, esposto. Se non parliamo la fame non verrà fuori il pane. (...) In fondo la fame parlata e il pane parlato sono davvero due cose diverse? O a nutrirci sono le parole?". Da "Lectio del mattino" di Cristiana Santambrogio "Il panettiere Oostwaert e sua moglie Catharina" di Jan Havickszoon Steel